Vecchi che hanno tutto, spaventati da giovani che hanno solo il coraggio.
Masticano amaro, perché chi ha la bocca vuota digrigna i denti.
Chi dice “Adesso basta”, “Adesso parlo io”, non ha capito nulla!
Est modus in rebus.
Mentre difendono Augias (saggio ma non sacro) si attribuiscono i suoi meriti per osmosi generazionale. Chi brucia un libro (ed è un cretino) ha demeriti per sé e tutti gli altri. Questa volta è osmosi elettorale.
Hanno costruito la loro fortuna dal nulla e hanno lasciato in eredità un altro nulla, su cui è impossibile costruire.
Nella crescita sono cresciuti. Bravi.
Nella recessione osteggiano la decrescita. Grazie.
I nuovi arrivati hanno ragione se commettono i loro stessi errori.
Sono il male se sbagliano a modo proprio.
Ai nuovi si cede il passo a patto che.
Ai vecchi lo si lascia senza ma.
Hanno fatto il 68 perché erano di sinistra, ma i nuovi arrivati non posso fare nemmeno un 48, se no sono sono fascisti. Le locuste dicono ai grilli che sono un flagello. Che dobbiamo essere formiche per sempre, altrimenti si incazzano loro. Non replicare, non ribattere, non alzare il tono. Non serve e non si fa. Il giovane sprezzante non ha capito niente. Si cresce solo con il permesso altrui.
“Che ne sapete voi? I giorni neri si guardano dalle settimane bianche.”
Est modus in rebus, est SUV in box.
Crepare educatamente, please.
Hai visto “Il capitale umano” di Virzì, recentemente, Flavio?
O è semplicemente una risposta all’uscita (criminogena) di John Elkann, di ieri?
In ogni caso, l’amarezza che tuona da questo post è inferiore soltanto alla sua… perfezione!
I complimenti sono retorici. La soddisfazione di averti nello staff, invece, no.
Diciamo solo che certi giorni è dura mandare giù il rospo e allora non conosco modo migliore di esprimere la frustrazione che sublimandola in una una forma di comunicazione che, mi rendo conto, è fin troppo cifrata. Ogni frase, ogni parola di questo post ha almeno due chiavi di lettura. Tutto è stato soppesato per essere inteso, ma non facilmente. Non il massimo della chiarezza, ma forse è il modo che conosco migliore di filtrare l’ira attraverso il pensiero. Sono molto stanco di sentire tanti “conservatori inconsapevoli” difendere le loro rendite di posizione tacciando i nuovi arrivati di nefande scelleratezze. Mi scuso per l’ermetismo, Gabriella.
Questa sinceramente non l’ho capita…, così me ne sfugge il senso. Il titolo, che è anche l’invito finale, vale!
Te ne sfugge il senso, Gabriella ? Ma se è chiaro come la luce!
Comunque, tranquilla: certe cose si capiscono anche a pelle, a pancia: e non dubito che questa crisi la stiamo capendo sulla nostra pelle e nella nostra pancia.
Poi c’è anche chi è cieco e tale vuol rimanere; ma – visto che Flavio è in vena di citazioni (latine) – “Non ti curar di lor, ma guarda e passa”. E vivi eticamente e consapevolmente.