Non erano solo pixel, per fortuna. Oggi, almeno, non erano solo pixel…
Cos’erano, allora?
Erano la brillante trasparenza di una persona che sa tramutare in preziosi consigli per gli altri le opportunità che ha saputo riservargli la vita.
Erano la discreta complicità di una persona che alle urla preferisce il silenzio. Alle risposte, le domande. Al chiedere, il dare. Al farsi servire, il servizio. Alle cure ricevute, le premure donate.
Erano l’infaticabile dedizione di una persona che ha deciso di prestarsi agli altri, persino di “pagare, per sacrificarsi”, come lei stessa afferma. E che, di fronte a questa apparente contraddizione – inammissibile e blasfema, nella nostra assurda modernità – ha replicato con un sorriso carico di speranza: “Ma almeno, questo, l’ho potuto… scegliere.”
Erano la serafica determinazione di una persona che ha preso la decisione di cambiare la propria vita. E che, nel farlo, ha coraggiosamente scelto di riservare i suoi “no” agli inutili retaggi di un passato ingombrante, ma di rifiutare ogni ulteriore “forse” alle opportunità che saprà riservargli il futuro.
Erano la silenziosa ironia di una persona che, nel suo assertivo ma squisito silenzio, ha cementato di affetto una giornata indimenticabile.
Erano la travolgente arguzia di una persona che, dalla sua miniera di conoscenza, sa estrarre in continuazione elementi di stimolo, unicamente finalizzati a farci crescere, ragionando, tutti un poco.
Erano lo straripante entusiasmo di una persona che sa fidarsi degli altri, sa contagiarli di gioia, di armonia e di genuina umiltà; una persona a cui la vita, forse proprio per la sua disinteressata intraprendenza, ha fortunatamente stabilito di riconoscerne i meriti, consacrandone la missione.
Erano la magnetica energia di una persona che, anch’essa conosciuta tramite questo piccolissimo sito, ha impreziosito le nostre ore di una sapienza antica ma attualissima, che ha soddisfatto la nostra innata sete di conoscenza, trasmettendo segnali e impulsi. Disegnando, così mi è parso, orizzonti inesplorati…
Erano la nostra autentica reciprocità, il rispetto e l’ascolto che ciascuno, senza calcoli, sapeva donare all’altro. Erano quelle cose che non ci dicevamo, ma che riuscivamo ugualmente a comunicare. Era un’energia nuova, salutare, salvifica, apocalittica. Era un qualcosa che, attraverso i pixel, non passa. Un qualcosa a cui dovremo tutti tornare. Anche chi ancora non lo sa.
Eravamo noi.
Vedo che la giornata non è passata invano nella vostra casetta tra i monti! Ogni volta che impariamo qualcosa su di noi o sul mondo, il tempo non è scorso invano e, soprattutto, non è stato ammazzato ( passa-tempo preferito di tante persone!)
E’ così, Giovanna. E’ assai raro riuscire a riunire un gruppo di persone così eterogeneo, provenienti da varie zone d’Italia, in molti casi fra loro estranee, ma capaci di instaurare un clima di così genuina e autentica reciprocità.
Nutrire poi la consapevolezza che il filo conduttore di questo incontro – organizzato quasi per caso – è stato LLHT, credimi, è stato tanto incredibile quanto entusiasmante.
Ma qualcosa mi dice che potrebbe non essere l’ultimo…
Un’altra cosa incredibile è stata come ogni partecipante – scrivendomi privatamente – abbia esattamente individuato, tra le righe del mio post “celebrativo”, quelle che gli avevo attribuito (pur senza nominarlo).
C’è anche parte di me qui dentro?
Se sì (ma anche se no) … onoratissimo!
C’è una parte di chiunque si identifichi, anche solo un poco, negli atteggiamenti descritti.
I comportamenti virtuosi e le emozioni salutari non sono merce… esclusiva.
Per fortuna.
L’alternativa al Gruppo Bilderberg, insomma!
Un saluto a tutti noi e vediamo come crescerà l’energia al prossimo incontro…
Ho come l’impressione che, almeno ieri, fosse il Bilderberg ad essere un’alternativa a noi… 😉