
RICERCATI è il primo e unico workshop residenziale italiano per persone e gruppi, realizzato nei soli weekend di luna piena: in un contesto naturale, a bassa densità umana e altamente ispirazionale, avremo l'opportunità di (a) riconnetterci con le nostre voci più profonde e inascoltate, (b) trovare il coraggio di porci le Domande realmente necessarie, (c) ricevere dalla Natura ancestrale le possibili Risposte, (d) potenziare le attitudini funzionali ad intraprendere il cammino che avremo Scelto. Un’esperienza di speleologia interiore e deep-empowerment - come amiamo chiamarla noi - per aiutarci a riconoscere, tra le tante vite che viviamo, quella a cui teniamo di più.
Sobrietà. Qualcuno che attualmente vive situazioni di difficoltà ha dovuto abbracciarla con forza. Altri invece la vedono come indice di “chiccheria” di tendenza.
Penso che ancora non ci rendiamo ben conto quanto di questa parola avremo bisogno. Io spesso tendo ad associarla (quasi ne fosse un sinonimo) a genuinità.
Penso che ci servirà non solo nelle abitudini di quello che utilizziamo e consumiamo, ma anche in ambiti come le relazioni con noi stessi e gli altri che ci circondano.
Può solo che farci bene.
il “sistema” per preservare se stesso restringe sempre più gli ambiti in cui si può agire autonomamente, limitando passo dopo passo la libertà di esserne fuori o perlomeno ai margini.
Qualche giorno fa, in radio, ci siamo messi a parlare proprio delle differenze fra sobrietà e austerità. La mia idea è che, mentre la prima riguarda principalmente le scelte delle persone e, quindi, delle loro comunità di appartenenza, la seconda ha una matrice di solito istituzionale, venendo cioè imposta dall’alto (vedi direttive europee). Sono infine d’accordo con te quando dici che la sobrietà rimanda al concetto di genuinità. Le così genuine, autentiche… raramente puntano alla massimizzazione dell’utilità e alla sopraffazione degli altri. Chi sta bene con se stesso, è sincero e genuino nei confronti dei propri veri bisogni, quasi mai si lascia sedurre dalle sirene dell’accumulo e del possesso. Ciao.
Bell’articolo Andrea che condivido appieno nelle tematiche. Aggiungerei a corredo della citazione finale del prof. Bonaiuti che questo mondo moderno nella sua folle corsa accelerata ha posto le basi per il suo declino, abdicando ogni suo aspetto alla tecnologia. E questa che separa l’essere umano dalla Natura, è l’anello debole che collassando farà crollare il castello illusorio che viene imposto. Propendo a credere che la fine di questo sistema sociale e politico non sarà incruento, purtroppo siamo sapiens solo nella definizione tassonomica.
Sono d’accordo, Matteo. Quella delle modalità… conclusive di questo sistema (dis)valoriale è una delle tematiche che periodicamente vengono affrontate su LLHT. E di cui, nel capitolo “Exit-Strategy”, parlo anche nel libro. Ciao, a presto.