Vi è mai capitato di assistere, di sentir parlare o di essere parte di un evento sincronistico? A me sì, diverse volte, anche se non sapevo si chiamasse così. Le ho sempre chiamate semplici coincidenze ma qualche volta ne sono rimasta talmente stupita che sembrava quasi ci fosse davanti a me un sentiero con delle indicazioni precise o un messaggio non so da chi o da cosa formulato appositamente per me.
Certe coincidenze, certi eventi sincronistici appunto, sono per noi talmente significativi e tempestivi che non possiamo fare a meno di pensare al perché e al percome ci siano capitati anche se non siamo abituati a vedere le cose in quest’ottica e siamo portati, piuttosto, a considerarli come semplici coincidenze prive di un significato particolare.
Robert Hopcke, nel libro “Nulla succede per caso”, racconta una serie di storie personali nelle quali gli eventi sincronistici sono determinanti per le persone che si trovano a viverli. Non sappiamo, in realtà, se una serie di eventi che ci accadono siano stati più o meno concepiti per aiutarci a trovare la nostra direzione, per svegliarci o per farci rendere conto in modo chiaro e preciso che cosa dobbiamo o non dobbiamo fare. Il nostro pensiero, però, e il nostro atteggiamento nei confronti di ciò che ci accade, è essenziale e determinante.
Che noi crediamo oppure no che questi eventi sincronostici abbiano un significato non possiamo fare a meno di notarli e di chiedercene l’origine e la ragione per la quale si siano susseguiti in un certo modo, secondo un certo preciso schema e proprio in un certo momento della nostra vita.
L’autore analizza l’impatto di questi eventi a livello affettivo ma anche professionale e di sviluppo personale e spirituale oltre al ruolo dei sogni. Si tratta di un libro che non esaurisce un argomento che andrebbe, secondo me, molto indagato e approfondito in tutte le sue forme ma, senz’altro, spinge a leggere ancora, ad approfondire, a farsi domande e a fare attenzione a ciò che ci succede intorno.
Non siamo abituati, nel mondo in cui viviamo, a dare eccessiva importanza a questi eventi liquidandoli spesso come strane o sciocche coincidenze. Eppure c’è qualcosa che chiama attenzione e questo qualcosa è un noi stessi che non può non essere in relazione con gli elementi in cui siamo immersi. E’ proprio su queste relazioni tra energie, relazioni con il tutto di cui facciamo parte che dovremmo maggiormente concentrarci. In questo modo riusciremo a vedere qualcosa di più, riusciremo forse a capirci meglio, ad individuare nuove prospettive che ci sembravano nascoste, a dare un senso senza troppe resistenze a molte cose che ci accadono e che sembrano, se non altro, un’opportunità di crescita e di espansione.
Ci sono coincidenze che sembrano occasioni offerte dalla vita al momento giusto. Spesso non le cogliamo perché non ci crediamo o non abbiamo gli strumenti per riconoscere gli eventi che ci stanno indicando la strada verso noi stessi. Spesso siamo distratti o troppo sfiduciati per credere a quello che ci sta succedendo o troppo occupati a soffrire o a lamentarci. Questo è un libro che sembra indicarci altre strade da percorrere, possibili, immaginabili, realizzabili e per tutti.
Se sei suggestionato da un pensiero, ogni cosa ti ci riporta ed esso è il tuo destino e attrae opportunità, situazioni, problemi. E’ una forza reale ma parte dall’individuo per poi avere effetti a catena attraverso le relazione. Nessun libro già scritto tranne quello della nostra testa, a sua volta scritta dagli altri. Siamo o non siamo noi stessi senza essere parti di qualcun altro?
Quasi nulla succede casualmente.Non c’è un disegno divino, ma secondo il mio personale pensiero scientifico, siamo come molecole o meglio ancora atomi, che per scatenare una reazione di cambiamento, devono cozzare tra di loro.Il nostro pensiero , La nostra vita è costellata di immagini, fatti,situazioni ,pensieri, e tante altre cose che la parte ancestrale del nostro cervello accumula e mette in cassaforte.
Solo una combinazione di parole, di fatti e di situazioni…ci permette di entrare… In quel momento scatta la reazione “chimica”, positiva o negativa che sia. I risultati sono imprevedibili, ma questo è il senso della vita. Bello e condiviso l’articolo.