“Quando sei fuori da quella gabbia d’acciaio, le tue potenzialità si accrescono in modo impressionante. E dietro di te lasci quell’odioso guscio che avevi costruito in tanti anni, fatto di timori, pressioni, ansie, spinte e controspinte, alla continua e disperata ricerca di quel precario e illusorio equilibrio tra una presunta affermazione individuale e un’effimera legittimazione sociale.
Smetti di essere come ti vogliono. Smetti di essere quello che fai. Torni ad essere te stesso. Cominci a fare quello che sei. Acquisisci una nuova consapevolezza. Magicamente, tutte le porte a cui bussi ti si aprono. Sembra quasi che, dall’altra parte, qualcuno stia captando quell’energia. E non voglia privarsene.”
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C’è un tipo di contentezza che è funzionale, legata cioè a fenomeni concreti, tecnici. Dicono gli scienziati che nell’organismo umano essa sia associata alla produzione di due neurotrasmettitori, la serotonina e l’ossitocina, deputati a darci la sensazione di soddisfazione, come quando si è raggiunto un obiettivo importante. Ecco, a distanza di circa un anno e mezzo, credo che questo fosse esattamente lo stato in cui mi trovai quando un editore serio e socialmente responsabile come Terra Nuova mi comunicò – direttamente dalla voce del suo responsabile – che il manoscritto di “Vivere Basso, Pensare Alto” fosse meritevole della loro fiducia e si sarebbero quindi assunti l’impegno di pubblicarlo.
E poi c’è un tipo di contentezza che definirei invece trascendente, collegata essenzialmente a una condizione di pienezza spirituale e, proprio per questo, del tutto indipendente da implicazioni tecnico-funzionali. E’ una sensazione che è possibile sperimentare anche quando non accade niente di concreto o tangibile nella nostra vita, ma “avvertiamo” di essere in completa sintonia con ciò che ci circonda. Ecco, è questo tipo di contentezza che ho provato venerdì scorso, quando Terra Nuova mi ha informato che “Vivere Basso, Pensare Alto” è esaurito e andrà quindi in ristampa!!
Ora vi chiedo lo sforzo di provare a capirmi: sebbene ne avrei probabilmente il diritto (ogni anno in Italia le ristampe sono meno di un terzo del totale delle opere pubblicate e le edizioni successive alla prima sono meno del 6%, e in minima parte riguardano ovviamente scrittori esordienti), la mia contentezza non è soltanto tecnica. Né tanto meno commerciale (mica ci si campa, con un libro che vende alcune migliaia di copie). No, la mia contentezza ha a che fare con ciò che questa notizia Significa. Chi conosce la mia storia, chi è al corrente delle mie scelte di vita, di ciò che ho fatto e di come l’ho fatto, penso possa facilmente intuire che cosa questo traguardo simbolizzi intimamente per me. E magari, mi auguro, anche per chiunque a un certo punto della propria vita decida di scendere dal convoglio su cui qualcun altro lo ha messo e di imboccare la sua strada. Perché è sostanzialmente di questo che parlo, nel libro. Del perché e del come farlo. Come ricordo spesso, in questo libro non c’è la ricetta per salvare il mondo fuori da noi. Ma per quello dentro.
Il vero successo non è in questa ristampa. Il vero successo è oggi, a un anno dalla sua uscita, aver camminato fino a questo punto.
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Sul sito dell’editore Terra Nuova: http://goo.gl/vRSrXj
Su LLHT: https://llht.org/vivere-basso-pensare-alto/
Su Amazon: http://goo.gl/FeSh1G
Dai Andrea, continua a prendere il toro per le corna, è dura ma un almeno c’è un po di soddisfazioni e speranza in questo povero mondo.
Grande Andrea!
Ti prego aiuta anche me a farlo che non riesco. Non so scrivere libri, non so fare conferenze, non so uscire dalla gabbia nella quale partner, famiglia, responsabilità e impegni mi ci trovano bene…
Ciao Alessio. L’uscita dalla gabbia non prevede necessariamente di fare attività divulgativa. Io mi sono dedicato a questo, perché (1) mi piace e (2) mi dicono mi riesca piuttosto bene. So di dirti adesso una banalità, ma ognuno deve trovare la propria strada. Aggiungo: mantenendosi sempre disposto a cambiarla, qualora diventi necessario. Fuori da quella gabbia non devono esisterne altre… sennò è tutta fatica sprecata! Ciao
congratulazioni!!!!!!!!
Grazie Alessandro, che piacere ritrovarti anche qui! Ciao