Chi possiede un perché può resistere a qualunque come.
Friedrich Nietzsche
Bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietà.
Francesco Guccini
Gli istinti (che altro non erano se non le memorie dei suoi antenati divenute abitudini) si erano di recente affievoliti e si risvegliarono come tornati alla vita.
Jack London
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Scrivo pubblicamente da anni, ormai. Ma non è mai, MAI stato così difficile.
RICERCATI si è concluso da oltre 48 ore. Da oltre 48 ore, sparse in giro per l’Italia, ci sono diciannove persone, e un cane, profondamente diverse da com’erano sabato mattina. Siamo andati oltre. Sì, credo di poterlo riconoscere senza troppa retorica: pur essendo la sua prima edizione – o forse proprio per questo – abbiamo alimentato risonanze pericolose.
Sembrano frasi fatte. Non lo sono. Faccio fatica a scrivere. Abbiamo immaginato, disegnato e realizzato qualcosa che sfugge a ogni precedente definizione. E allora non ce la faccio – proprio non ce la faccio – a incasellare RICERCATI in un cliché preesistente. Alla vigilia, parlavamo di una cosa che non è scritta da nessuna parte: speleologia interiore. Credo siamo andati proprio lì, o almeno nei dintorni…
Sarà un post breve, perché non posso essere un cronista. Non stavolta. Ma non posso nemmeno dire quello che RICERCATI è stato per me. Perché, oltre ad averlo progettato con Enrico e Michele, mi sono concesso il lusso di… scendere un po’. E da quel bosco è così uscita una persona assai diversa da quella che vi era entrata. L’obiettivo di sperimentarci in condizioni inesplorate è stato pericolosamente raggiunto. Come sempre, ogni parola è pesata. Di giorno tutto è solare, chiaro come il Sole. Di notte, con le torce quasi sempre spente, in un bosco sconosciuto, qualcosa succede. E’ inevitabile che succeda.