Questione d’onore

Separatore

Chi esulta non ha capito niente: dieci milioni di connazionali sono disposti a votarlo nuovamente; altri dieci milioni, a votare chi continuerà a governare insieme a lui e ai suoi vassalli.

Spiegatemi: dov’è la buona notizia?

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10 risposte a “Questione d’onore

  1. Ciao Andrea, riguardo ai dieci milioni di connazionali disposti a votarlo nuovamente mi auguro che tu ti sbagli…. ma purtroppo ritengo la tua ipotesi più che verosimile. Io ho “esultato” semplicemente per il fatto che finalmente è arrivata una condanna definitiva per quest’uomo che l’ha fatta sempre franca grazie ai suoi soldi e alle leggi su misura. Che poi da oggi le cose cambino radicalmente per l’italia in meglio… non m’illudo più di tanto.

    • Riguardo a quei dieci milioni, infatti, mi sbaglio: saranno di più.

      La strategia è chiara: un anno agli arresti domiciliari gli consentirà di organizzare una controffensiva elettorale come non se n’erano mai viste prima. Nell’humus del vittimismo e del persecuzionismo, infatti, questo soggetto ci sguazza come una muffa: è il suo habitat ideale, in cui far ribollire miasmi di opportunismo e rigurgiti di analfabetismo civico.

      Come ho argomentato nell’articolo dello scorso dicembre “Il mondo non è finito, l’Italia sì“, ci sono davvero tre italie, oggi, nella penisola: quella dell’evasione fiscale (che tende a identificarsi in questo delinquente), quella del clientelismo e dell’inefficienza (che tende a identificarsi con i suoi alleati di sempre, cioè il PD) e quella infine degli emarginati, che devono invece… starne fuori, continuare cioè a non occuparsi di queste cose “da grandi”.

      La terza Italia, al prossimo giro, trionferà.
      Ma, questo, le prime due italie non possono permetterselo…

      Ciao,
      Andrea

  2. infatti… non c’è!

    E più in generale, dalla politica quali buone notizie abbiamo ricevuto?
    La situazione in italia è la stessa da anni e anni, quanto tempo è passato e cosa è cambiato da craxi ad oggi?

    Ho riascoltato la canzone Dio è morto e trovo che sia perfetta anche per il 2013…

    • Hai ragione: non è cambiato niente.
      Tranne, credo, un paio di cose: il campo da gioco (ora infatti c’è uno speaker in più, cioé il web) e il contesto ambientale (la crisi economica).

      Penso – anzi, mi auguro – che questi due fattori si stiano facendo pesantemente sentire.
      Ciao

      E ora, dedicata a tutti quelli che non hanno esultato (o che comunque contano esclusivamente sulle proprie forze per provare a rendere il mondo un poco più giusto), ecco qua il tuo suggerimento:

  3. C’è chi esulta, chi dice “l’avevo detto”, chi è preso da sconforto, chi smarrito fra quei 20 milioni di italiani che hanno votato da una parte e dall’altra.
    Ma quanto lavoro deve essere ancora fatto?
    20 milioni sono tanta roba, e tutti esseri pensanti.
    Cambiare lo vedo molto difficile …

    • Il cambiamento è sempre, prima di tutto, un atto individuale.

      Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo

      ha detto Gandhi. C’è altro da aggiungere?

      E’ ovvio, il potere condizionante di modelli di massa è infinitamente superiore a quello del singolo.
      Ma credo che questa considerazione perda di validità anno dopo anno. Oggi, infatti, a differenza che negli anni Settanta, Ottanta e Novanta, infatti, c’è questo nuovo “giochino” chiamato Internet (che infatti qualcuno vorrebbe spegnere…): facciamone tesoro. Perché, se usato bene, potrebbe davvero far tremare i potenti di turno.

      E mi sembra che proprio noi Italiani – qualche mese fa – ne abbiamo già ampiamente dato prova per primi…

  4. Veramente non lo so neppure io! Un giorno ero al bar a prendere un caffè con un’amica che, rientrata dalla montagna, stavo aggiornando sugli eventi che riguardavano la vicenda e … apriti o cielo!!! Quando il barista ha compreso di chi stavamo parlando ha inveito contro di noi e contro chi, come noi, non “capisce quanto quell’uomo ha fatto per l’Italia!”. Ero esterefatta!! Cosa dire? Non c’era margine di parola, perchè non c’era uno spazio aperto nella mente di quel barista. Siamo uscite preoccupate dei dieci milioni come lui. Sembra di stare in un film surreale! Quando ne usciremo e soprattutto con quale alternativa?
    ciao e grazie per coltivare questi spazi liberi di pensiero pulito

    • Mi associo al ringraziamento “per coltivare questi spazi liberi di pensiero pulito”!
      L’opera più grande da fare, per tutti, insieme all’azione politica dal basso, è la ricostruzione di una cultura Altra, che necessita di un grande “risveglio” collettivo (e quando dico collettivo, intendo uno ad uno, di tutte le persone della società)

      • Grazie a tutti voi per la stima! L’unica cosa che allora possiamo fare è… “inquinare” di questa pulizia quante più persone possibile! 😉

        Questo spazio è più vostro che mio. Fatelo conoscere. Ma non – come dicevo proprio nel penultimo post – in modo virale. Scegliete invece uno, due, tre amici (che reputate “degni” di questo messaggio, cioè… ricettivi) e datemi una mano a fare crescere LLHT. A farlo cioè crescere… selettivamente.

        Grazie, ciao.

    • Se può consolarti, Paola, nel pieno bailamme dello scandalo Ruby, anch’io trovai un barista che esaltava sguaiatamente (e in mezzo ai clienti) l’ostentato priapismo del soggetto in questione, con tanto di sventolìo delle foto in prima pagina della minorenne arrestata.

      Ma come?? Sembra quasi che tutti i baristi siano schierati con lui!! 😉
      Non saprei. Comunque, se vi capita di prendere un caffè, in tarda mattinata, nel bar di una qualche frequentatissima via del centro della vostra città, provate a dare un occhio al numero dello scontrino fiscale in basso a destra: se qualcuno trova un numero superiore al 50, gli faccia una foto e me la mandi, che la pubblico nella sezione “rarità”…

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