“Lei è un idealista, e la compiango come un minorato.” (Dal film “Orizzonti di gloria” di Stanley Kubrick)
L’Italia bombarderà o no la Siria? Questo pezzo è un corollario politico alle parole, pubblicate qualche giorno fa nel post E’ tutto qui (e riportate in fondo a questo), con le quali Tiziano Terzani prendeva le distanze da ogni delirio espansionistico umano, che – da una parte o dall’altra – prima o poi finisce per sfociare in una guerra. Tra il serio e l’ironico, spero si potrà alla fine apprezzare come, nel pezzo di oltre due anni fa Rottamatori rottamabili, avessi purtroppo visto giusto…
Mi capita infatti sempre più spesso di chiedermi se un ragazzo di quarant’anni, che occasionalmente fa il Presidente del Consiglio, davvero possa spingersi fino alla drammatica decisione – sebbene a fronte di una strategia concordata con gli alleati atlantici (e che cosa cambia?) – di bombardare la Siria.
Poi ho riflettuto e mi sono subito tranquillizzato: Renzi è infatti un ex boy-scout, mi sono detto tirando un sospiro di sollievo. E, in quanto tale, avrà quindi sicuramente fatto la “Promessa”, il rituale di giuramento sulla Legge Scout che, ispirata ai valori promossi dallo stesso Baden Powell, ogni nuovo giovane esploratore deve fare.

Scena dal film “Il dottor Stranamore, ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba” di Stanley Kubrick
Quindi possiamo stare assolutamente tranquilli. Anche se il suo totem (il nome di caccia che i boy-scout si assegnano all’inizio della loro esperienza) era Grillo Esuberante, anche se il soprannome con cui lo chiamavano i compagni di liceo era il Bomba (per la sua abitudine a spararle grosse) e anche se qualche sera fa pare abbia dichiarato che “qualche volta la guerra è necessaria”, alla fine mi sono per fortuna rincuorato: Matteo ha giurato sui dieci punti di quella Legge Scout. E qualsiasi vero scout – di questo possiamo essere certi – considera quel giuramento come un solenne impegno assunto davanti a Dio, al Re e a tutti i concittadini.
Vediamola dunque questa Legge. E vediamo soprattutto come il nostro apprendista statista l’abbia finora sempre onorata.
1. La Guida e lo Scout pongono il loro onore nel meritare fiducia
Matteo Renzi è il terzo premier “anomalo”, non eletto dal popolo. (Fonte)
2. La Guida e lo Scout sono leali
Febbraio 2014. La massima prova di lealtà avviene proprio mentre si alza il sipario, con il famoso hashtag #enricostaisereno:
3. La Guida e lo Scout si rendono utili e aiutano gli altri
Maggio 2015. Renzi: “Studiamo come bombardare i barconi.” (Fonte)
4. La Guida e lo Scout sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout
Luglio 2015. Renzi escluso dal vertice tra Merkel e Hollande. (Fonte)
5. La Guida e lo Scout sono cortesi
Dic-2014. Buzzi era invitato alla cena di Renzi: il PD conferma. (Fonte)
6. La Guida e lo Scout amano e rispettano la natura
Incenerire e trivellare: la green-economy del governo Renzi. (Fonte)
7. La Guida e lo Scout sanno obbedire
Settembre 2014. L’abolizione dell’articolo 18? Un ordine della troika, e Renzi obbedisce. (Fonte)
8. La Guida e lo Scout sorridono e cantano anche nelle difficoltà
9. La Guida e lo Scout sono laboriosi ed economi
Febbraio 2015. Matteo Renzi e famiglia vanno a sciare a Courmayeur con un volo di Stato (Fonte). Settembre 2015. Nuovo aereo di Stato da 200 milioni per Matteo Renzi (Fonte).
10. La Guida e lo Scout sono puri di pensieri, parole ed azioni
Gennaio 2014. In una telefonata al comandante della Guardia di Finanza, Matteo Renzi svela l’intenzione di fare le scarpe a Enrico Letta. (Fonte)
Ora l’apprendista statista sta dicendo in giro (più che altro ai media italiani, quindi a noi) che è inammissibile bombardare la Siria senza una strategia comune. Un banale espediente retorico per predisporci all’idea che, non appena una strategia comune verrà formalmente definita, sarà consentito praticamente tutto.
Stai sereno, Andrea… Se glielo chiederanno, Renzi ci farà bombardare la Siria.
Come tu stesso hai notato (Art. 18), obbedisce senza fiatare agli ordini di chi sta più in alto di lui: in Siria lo scontro si sta spostando sul terrestre, con gli U.S.A. che, dopo la geniale la mossa di Putin (se ragioniamo in termini di politica internazionale), sono con le spalle al muro: o aiuteranno i Russi contro l’ISIS (cioè contro chi fa il lavoro sporco per loro); o si scopriranno, bombardando Assad assieme all’ISIS.
Con questo scenario, è inutile chiedersi cosa farà il nostro “yes man”, se – appunto – glielo chiederanno.
E’ sempre un piacere leggerla!
Posso solo aggiungere, a supporto di questa deriva umana, la frase di Obama quando hanno ucciso Osama B. L. : giustizia è fatta!
A quanto mi risulta pochi hanno parlato di vendetta, anche i criminali nazisti hanno avuto un processo!
Grazie Remo. Quanto al riferimento Obama – Osama, forse la deluderò, ma non credo di possedere sufficienti informazioni per formulare un giudizio. Posso solo riconoscere, in loro, due fra i massimi esponenti della deriva morale a cui fa riferimento anche Terzani.
E pensare che basterebbe ogni tanto saper contemplare un albero, un lago, un’alba…